Solitario, una storia d’amore attraverso i secoli
Il gesto di regalare un anello per stabilire un vincolo matrimoniale è il frutto di una tradizione che attraversa i secoli e le civiltà.
Già tra gli antichi Egizi era usanza regalare un anello alla donna prescelta, in segno di fiducia e di volontà di dare vita con lei a un nuovo nucleo famigliare. I Romani prevedevano addirittura due diverse tipologie di anelli da regalare alla propria consorte: uno d’oro, per le occasioni pubbliche, e uno più modesto, in ferro, da indossare tra le mura domestiche.
Aulo Gellio nelle sue “Noctes Atticae” descrive l’usanza femminile di indossare l’anello all’anulare sinistro per via di una falsa credenza, circolata per molti secoli prima di essere smentita dalla scienza, che vi si trovasse una vena particolare, la “vena amoris” che dal dito arrivava dritta al cuore.
Il costume di regalare un anello alla propria promessa sposa era usanza nota persino tra i barbari. I Visigoti, in particolare, consideravano l’omaggio fatto alla donna come un vero e proprio vincolo contrattuale dal quale scaturivano diritti e doveri per i coniugi.
Ma fino a qui c’era poco spazio per il romanticismo.
Il primo anello con diamanti che fu donato come pegno d’amore fu quello regalato nel 1477 dall’arciduca Massimiliano d’Austria in occasione del suo fidanzamento con Maria di Borgogna.
Ma anche qui come forma, siamo ancora molto lontani dall’odierno solitario: si trattava di un anello molto decorato, con tanti piccoli brillantini disposti a forma di M.
Lo slogan “A diamond is forever” (Un diamante è per sempre) coniato dalla copywriter newyorkese Frances Gerety ebbe talmente successo in tutto il mondo che il concetto di anello di fidanzamento arrivò persino in Giappone, là dove tale usanza era completamente assente.
Oggi, quasi il 70% delle spose riceve in dono un anello di fidanzamento. Le tempistiche variano di molto, ma la tradizione vuole che venga consegnato almeno un anno prima della data prescelta per le nozze.
La scelta dell’anello dovrebbe essere effettuata dallo sposo, accompagnato magari da qualche amica o parente della fidanzata per indovinare meglio il gusto in fatto di gioielli.
Anche se gli anelli di fidanzamento possono appartenere a differenti tipologie di composizione e design, sono quasi tutti costituiti da metalli preziosi (oro, platino, argento) e sono generalmente arricchiti da gemme (diamanti soprattutto, ma anche rubini, zaffiri, smeraldi, acquamarine, etc.).
Tra i modelli di anelli con diamanti c’è poi l’imbarazzo della scelta: la veretta, il trilogy, la riviere, e ovviamente il classico dei classici: il solitario.
Nella collezione di solitari CHIMENTO potrete scegliere tra diversi design in oro bianco 18 kt con diamante taglio brillante disponibile in diverse carature, colori e purezze.
[Per un’introduzione ai diamanti, leggete il nostro articolo del blog Gem Academy]
Una volta individuata la misura giusta, consigliamo di rivolgersi a una delle nostre gioiellerie autorizzate CHIMENTO per confrontare di persona la luce delle diverse pietre e valutarne il volume e l’effetto finale anche in base alla grandezza della mano della persona che lo riceverà.
Ma dulcis in fundo…che fidanzamento è senza una dichiarazione?
Per favorire i fidanzati nel difficile momento della consegna dell’anello, che spesso coincide anche con la proposta di matrimonio, CHIMENTO ha pensato di aggiungere un ulteriore spettacolare regalo con l’iniziativa “Parlami d’Amore”: tutti coloro che acquisteranno un anello solitario CHIMENTO, riceveranno un soggiorno gratuito per due persone in una splendida dimora storica italiana, a scelta tra oltre 50 meravigliose location firmate Dimore d’Epoca.
Il modo perfetto per dichiarare il proprio amore in modo romantico e indimenticabile.
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